25 marzo 2007

La Situazione Dell' Economia - The Economic Situation

Dati positivi sulla nostra economia cominciano a vedersi. Dopo anni di crescita nulla, il nostro vecchio motore si appresta ripartire di nuovo. I segnali si vedevano già durante il periodo di crisi, ma i risultati faticavano ad arrivare. La sorpresa più bella, e che nessuno sembra mai nominare, è quella della diminuzione costante della disoccupazione. Secondo gli ultimi dati ISTAT, il livello è del 6.8%, sensibilmente inferiore a quello di Germania e Francia, e ci stiamo avvicinando sempre più ai livelli del Regno Unito. Il miglioramento più consistente viene dal Sud Italia, per una volta capace di performare meglio della media italiana. Ciò comincia a riflettersi sui dati dei consumi e delle vendite al dettaglio, per una volta, dopo tanti anni, i trascinatori della crescita. Inoltre, tutti i più grandi istituti internazionali cominciano a rivedere al rialzo i dati della crescita per l'anno 2007. L'OCSE per esempio, sta pensando di rivedere al rialzo la crescita per l'anno in corso al +2.2% (la precedente stima era del +1.4%). Tali dati positivi, se verranno confermati, ci rendono certo ottimisti. L'unico neo, rimane come sempre il futuro più di lungo periodo: riusciremo a sostenere tale livello di crescita? Riusciremo a crescere ancora un anno al di sopra del nostro potenziale di crescita? Ricordiamoci che il potenziale è determinato dalla dimensione della forza lavoro e dalla produttività. Tuttavia, tali notizie positive ci ricordano che se lavoriamo in modo determinato per innovare il nostro paese, possiamo tornare ad essere dinamici e punto di riferimento in Europa.

We are starting to see some positive data for our economy. After years of 0 growth, our old engine is starting to move again. Positive signals were out already during the cirsis period , but results did not came out. The best surprise, which no one seems to be interested in, is that of the decrease in the unemployment level. According to ISTAT (national statistics institute), the level is at 6.8%, much lower than that of Germany and France, and we are approaching that of UK. The highest improvement comes form the South, for one time capable of outperforming the Italian average. This fact starts to impact positively consumption data and retail sales, for one time, after many years, the engine of growth. Moreover, all the most respected economic institutes are starting to revise up the growth estimates for 2007. OECD, for example, is thinking to revise growth up for this year at +2.2% (prior estimate was +1.4%). These positive data, if they will be confirmed, make us optmist. The only problem remains the long term future: will be able to sustain this level of growth? Will we be alble to grow one more year above the growth potential? Remember that the potentail is determined by work force and labour productivity. However, these positive news remind us that if we work constantly to innovate our country, we can start to become dynamic, and a reference point for the European Union.

3 marzo 2007

I Sindacati - Labour Unions

Il ruolo dei singacati in un' economia moderna dovrebbe essere quello di dare "voce" ai lavoratori e di ridurre il divario salariale tra lavoratori, ponendo così un freno all'incremento della disuguaglianza a cui stiamo assistendo in questi anni. Tale ruolo è certamente benefico dal punto di vista economico e sopratutto sociale. In Italia tuttavia stiamo assistendo ad una "mutazione genetica" del sindacato dei lavoratori. Non si occupano più di salari e dei lavoratori, ma si occupano di politica e di anziani, i quali compongono la maggiorparte dei loro iscritti. Non esiste nessun altro paese sviluppato nel quale il sindacato pone condizioni ad un governo votato dagli italiani. Il sindacato dovrebbe limitarsi ad intervenire per difendere i lavoratori e permettere all' occupazione e al paese di crescere. Il nostro sindacato invece si oppone a tutto ciò che viene chiamato cambiamento, a tutto ciò che gioverebbe a noi giovani, i più colpiti dalla crisi che l'Italia sta attraversando. A volte mi pongo una domanda: ma dove sono i sindacati quando noi giovani veniamo pagati 800 Euro al mese? non si dovrebbero battere per eliminare tali imperfezioni del mercato invece di ostacolare ogni movimento di liberalizzazione e innovazione del paese? Ogni decisione politica ed economica deve passare attraverso l'approvazione del sindacato. Ma chi li ha votati?

The role of the labour unions in a modern economy should be that of giving voice to the workers and reduce the salary gap between workers, reducing the increasing inequality that we are seeing in these days. This role is certainly beneficial to the economy and to the society. However, in Italy we are seeing a "genetical mutation" of the unions. They do not care about salary and workers, but politics and old people, that form the majority of the unions. Does not exist any other developed country in which the union poses conditions to a government voted by Italians. The union should intervene to defend the workers and permit to our country and employment to grow. Our labour unions opposes everything called change, against the youth, the more hurt by the Italian crises. Sometimes I question myself: where are the unions when the youth is paid 800 euros per month? shouldn't they fight to eliminate those market imperfections instead of blocking every liberalization and innovation process? Every political and economic decision has to pass through the unions. My question is: who voted for them?