20 febbraio 2008

Qualche Segnale Positivo dalla Casta

Dal Corriere della Sera un articolo molto interessante che potrebbe indicare l'inizio di un inevitabile cambiameno. Che Veltroni abbia aderito al Movimento Giovanitaliani?

Candidature Pd, fuori Visco e De Mita
Il vice-ministro dell'Economia rinuncia: «Spazio ai giovani». Polemico invece l'ex dc: «Mi sento insultato»


Ciriaco De Mita (LaPresse)
MILANO - Vincenzo Visco e Ciriaco De Mita non faranno parte delle liste del Pd in vista delle prossime elezioni politiche. In una lettera inviata al segretario del Partito democratico Walter Veltroni, il vice-ministro dell'Economia ha affermato che «è meglio valorizzare i giovani economisti». ««La mia presenza in Parlamento non è decisiva», scrive il responsabile della politica fiscale che, dopo sette legislature passate in Parlamento, richiama invece l'attenzione su un gruppo di «giovani economisti interessati alla politica ed ai problemi del Paese». «Ritengo che la mia rinuncia alla candidatura - aggiunge Visco - possa (e debba) essere l'occasione per valorizzare e promuovere alcuni di questi giovani che già hanno dimostrato sul campo le proprie qualità».DE MITA - Più polemico l'addio di De Mita. «Sono vittima dell'età - afferma - e per questo mi ribello e vi lascio. Mi sento insultato». L'ex esponente democristiano ha preso la parola per primo al coordinamento nazionale del Pd, annunciando il suo addio. Ma poi, ai cronisti, ha aggiunto che «questo non è un addio alla politica». Per
De Mita si profila un accordo con Tabacci e la Rosa Bianca, anche se l'ex premier non ha confermato l'indiscrezione. L'unica cosa certa è che «non si tratta di un addio alla politica». «Come diceva un poeta spagnolo, 'Quando morirò morirò con la chitarra in mano', io dico che quando morirò farò l'ultimo discorso elettorale» ha assicurato.

Anche la rimozione forzata dei centenari in parlamento dovrebbe riguardare molti piu' casi, questo e' certamente un buon inizio. Ma ragazzi, vi rendete conto che De Mita e' stato in parlamento per piu' di 40 anni? Da Visco invece un gesto nobile, tutta la vecchia guardia dovrebbe fare un passo indietro a favore dei giovani. Solo cosi' il nostro paese potra' cominciare a pensare di nuovo e avere una propria identita'.

17 febbraio 2008

La Terza Colonna del MG

3)GOVERNABILITA': legge elettorale in grado di garantire la governabilita' del paese. Che sia un sistema di tipo maggioritario o proporzionale, il risultato deve essere lo stesso: 2-3 partiti si devono contendere il governo del paese, e al governo deve essere permesso di governare per l'intera legislatura. Inoltre entita' come quelle dei senatori a vita vanno abolite e ridotte a puro potere consultivo (e.g. Consiglio dei Saggi), per restaurare l'ormai persa relazione tra popolo e parlamento.

Motivazione: siamo la democrazia in cui si cambia governo di piu' nel G7 e tra i paesi OCSE. Nel mondo globalizato, le decisioni vanno prese in modo veloce e deciso, e la direzione della politica economica e' fondamentale. Abbiamo perso ormai piu' di dieci anni di politica, e protrarre tale periodo di indecisione vorrebbe dire prolungare la crisi economica e aumentare incertezza sul futuro del nostro paese.

3 febbraio 2008

Seconda Colonna del Movimento Giovanitaliani

2) ISTRUZIONE, RICERCA E MERITO:

- Istruzione: Reintrodurre merito e competizione all'interno della scuola pubblica e privata. Abolire valutazioni assolute della performance degli studenti e promuovere valutazioni relative (e.g. Con i percentili si riuscirebbero a identificare i migliori e i peggiori di una classe, sezione e istituto). Eliminare gli esami di stato creando un esame unico per tutti gli studenti Italiani che vogliono accedere all'istruzione universitaria. Il sistema di accesso alle Universita' va radicalmente riformato sulla base del sistema inglese. Eliminare l'accesso libero alle universita' e basare la graduatoria sul test di ammissione universitaria, media voti negli anni scolastici e sulle scelte degli studenti. Tutti hanno il diritto all'istruzione superiore, ma l'istituzione universitaria viene asegnata in base al merito (e.g. Se non vengo selezionato a X e Y e la mia ultima scelta era Z, dovro' spostarmi a Z per frequentare corsi univeristari).

- Ricerca: e' la base dello sviluppo economico per un paese moderno. Siamo uno dei paesi OCSE che spende di meno in ricerca in proporzione al Pil. Le risorse che dovrebbero essere dedicate alla ricerca vengono spesso redirette verso altrre destinazioni che richiedono una allocazione immediata (Tir e pensionati vi dicono qualcosa?). L'universita' di nuovo al centro della ricerca, con fondi mirati che vanno a finanziare progetti di portata internazionale, appositamente valutati da una commissione imparziale. I ricerctori vengono selezionati dall'universita' in base alle proprie esigenze (come se fossero delle imprese private), e il salario viene determinato in base alle pubblicazioni (modello inglese). Basta con politica e favoritismi che portano ricercatori non preparati nelle nostre universita'. Creare meccanismi in modo da incentivare la ricerca all'interno delle aziende Italiane, oramai indietro nella produzione di prodotti ad alta tecnologia.

- Merito: Istituire all'interno degli organi della pubblica amministrazione veri meccanismi di premio per il merito. Prendendo ad esempio la scuola pubblica, bisognerebbe creare meccanismi di adeguamento del salario del corpo docente basato su indicatori di qualita' dell'insegnamento (performance studenti, ore dedicate all'insegnamento, valutazione famiglie e studenti). Basta con politici incapaci e senza istruzione (ne abbiamo un po' eh?). I ministri e i parlamentari devono possedere una titolo di laurea, mentre il presidente del consiglio deve possedere titoli di istruzione superiori (e.g. Laurea specialistica, Master o PhD) per essere eleggibili.

Motivazione: il sistema scolastico e di ricerca Italiano e' agli ultimi posti tra i paesi sviluppati (vedi l'ultima PISA survey), creando un danno enorme e quasi irreversibile per la competitivita' del nostro paese. Insegnati, ricercatori, alunni devono avere incentivi a produrre meglio e di piu' riportando il nostro paese ai vertici Europei per competitivita' istruzione e ricerca. Dobbiamo porre le condizioni per un ritorno definitivo dei ricercatori e laureati che stanno abbandonando in massa il nostro paese. Dobbiamo riuscire ad attrarre piu' studenti europei e extra UE nelle nostre universita'.