26 dicembre 2007

Ricerca al Centro dello Sviluppo - Research at The Centre of Development

Come tutti sanno la situazione della ricerca in Italia è a dir poco imbarazzante. Un'inchiesta pubblicata dall Corriere della Sera ci dava un quadro completo. Ricercatori al CNR con titoli superiori alla laurea (molte volte con più di 30 anni), ricevevano uno stipendio di 800 EUR (meno di un operaio), che veniva consegnato non mensilmente, ma ogni trimestre. Inoltre, i ricercatori stessi erano costretti a fare le pulizie delle aule, per non vivere nella spazzatura. Il risultato è che i pochi ricercatori validi emigrano all'estero (siamo tra i maggiori esportatori di persone laureate al mondo) impoverendo ancora di piu il tessuto della ricerca in Italia. Se tutti piu o meno conosciamo lo stato attuale delle cose, non tutti conosciamo gli effetti devastanti dell'abbandono della ricerca in Italia. Il potenziale di crescita di un paese deriva da produttività (la ricerca è la componente principale) e dalla dimensione della forza lavoro. Ebbene, in Italia la produttività è diminuita negli ultimi sei anni per la prima volta dagli anni 70 (studio Confindustria), e vi sono molti rischi che continui a farlo per il decennio a venire. Non siamo più un paese dove si innova e crea, ma siamo un paese che importa scoperte e tecnologie, come è sottilineato dalla scarsa importanza data ai nostri ricercatori. L'investimento nella ricerca è il tassello principale per la ripresa del nostro paese nel lungo periodo, e senza tale sforzo siamo destinati a diventare periferia in Europa e nel Mondo. I nostri politici però non sembrano pensarla cosi, immersi come sono nella spartizione dei loro piccoli privilegi. Stringiamoci insieme, cambiamo le cose.

As everyone knows, the situation of research in Italy is embarassing. A survey published by "Corriere della Sera", gave us a complete picture. Researchers at the Centre of National Research with postgraduate degrees (age 30+), received a salary of 800EUR (less than a manual worker), paid not monthly but quarterly. Moreover, researchers themselves had to clean the premises, not to live in the rubbish. The result is that our few researchers migrate aborad (we are among the biggest exporter of postgraduate degree holders in the world), further weakening the Italian research structure. If we all know the situation, few of us know that consequences of this state of things. Growth potential stems from prductivity (research is the prime component), and from the dimension of the work force. Well, productivity has diminished for the first time since the '70s, and there is the chance that it will continue to do so. We do not innovate, but we import new technologies, as it is underlined by how our researchers are treated. Investing in research is the most important element for Italy's long term growth, and without this we are destined to become periphery in Europe and in the world. However, our politicians seem to think it differently, absorbed in their partition of power. Get close together, we have to change things.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Marco,
è possibile che le dimissioni di Mastella abbiano provocato la svalutazione della MASTELCARD al punto di provocare il terremoto finanziario mondiale di questi giorni ?
A nome dei lettori di clEMENTEMASTELLA ti prego di darmi una risposta ufficiale sul blog di SPO e NP