Appena ho finito di studiare Economia a Londra ho deciso di cercare lavoro a Milano e nel Regno Unito. Continuavo a ripetere a me stesso: perchè in Italia no? Ho fatto diversi colloqui con aziende conosciute nel circolo finanziario internazionale. Le offerte variavano da 0 per tre mesi più una possibilità di 600 Euro per i restanti tre a 700 Euro lordi al mese. Molte di queste società hanno visto crescere i propri profitti del 30% l'anno passato, e io mi chiedevo: ma dove vanno questi profitti?
Tale situazione si chiama sfruttamento del lavoro. I pensionati vanno in piazza perchè vogliono più pensioni, i forestali calabresi bloccano gli aeroporti per avere il loro improduttivo stipendio. Noi giovani casa facciamo? Assolutamente nulla. Accettiamo l'offerta dalla prestigiosa banca d'affari e lavoriamo 12 ore al giorno (se siamo fortunati) per un possibile miglior futuro. Nel frattempo però la nostra condizione è penosa. Dopo aver studiato per anni e magari aver ottenuto anche la lode all'università, ci troviamo ad avere uno stipendio con cui non riusciamo neanche a pagarci l'affitto. E' proprio difficile per me immaginare un futuro per una nazione in cui i giovani non possono in alcun modo essere indipendenti economicamente e crearsi la propria famiglia. In sostanza sembra proprio che la mancata crescita di questi 5 anni passati sia stata addossata su di noi, proprio perchè tutte le altre componenti della società sono riusciti bene a proteggere i propri interessi. Noi siamo rimasti fuori da tutto aspettando che arrivi prima o poi qualcuno ad aiutarci.
Non ci aiuterà nessuno, e i giovani più intraprendenti stanno abbandonando l'Italia già da molti anni impoverendo sempre di più il nostro capitale umano. Perchè tutti hanno ciò che vogliono e noi non possiamo avere un lavoro come tutti i nostri colleghi in Europa? Abbiamo già perso la voglia di lottare a vent'anni?
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